LA MIA STORIA

Francesco Staco, in arte Franco Staco,sono nato a Napoli il 13/12/1956 primo di cinque figli, quattro fratelli ed una sorella, mio padre e mia madre artigiani, avevano in gestione una macelleria nella città di Casoria in provincia di Napoli; e noi figli siamo po cresciuti con mia zia Titina e un po con mia nonna Assunta. Ho avuto un infanzia agiata e tranquilla (per me) ma non tanto per i miei genitori ... ero un pò capatosta; ( irrequieto)mio padre per la scuola ci teneva tanto, ma la scuola; non era il mio forte, ed è per questa ragione che a malincuore mi chiusero in un collegio di frati Francescani ad ( Airola ) un paesino in prov. di Benevento. Già da piccolo manifestavo questa passione per la musica, perché in quei anni che non c'erano tutte queste TV libere ne Radio libere che ci sono oggi, come (SKY) o il (Digitale terrestre) non c'era soprattutto Internet no! c'era solo mamma Rai: è allora tutti gli spettacoli musicali che mandavano in onda, tipo (festival di Sanremo) o (festival di Napoli) il (Cantagiro) ecc ... ecc ... io riuscivo a ricordare ed a cantare quasi tutte le canzoni che venivano trasmesse, e da lì mio padre uomo severissimo, mi diceva: se tu imparassi a memoria a scuola come impari a memoria le canzoni, saresti sempre il primo della classe, quindi; ecco perché il collegio. Però, ho perfezionato tantissimo lì dentro, perché avendo la (capatosta) ; venivo sempre sorpreso a litigare con i miei compagni, ed ero sempre in punizione e qual'era la punizione? Cantare in refettorio, mentre i miei compagni mangiavano, ed io senza ricreazione. Ma per me non era una punizione, anzi gioivo: ero persino diventato il pupillo di Padre Salvatore, (il prete che ci assisteva) che mi aveva anche promosso come primo cantore della messa della domenica. Ma questa è un'altra storia (ho fatto mia una frase già detta da qualcuno). Finito i tre anni di studi in collegio, presi la licenzia media e ritornai al mio paese a Casoria. Avevo solo 14 anni con un bagaglio di esperienze musicali non indifferente sulle mie piccole spalle,ma in tre anni erano cambiate tante cose, c'era la moda dei capelloni, le proteste del sessantotto, i miei amici neanche si ricordavano più di me, ero quasi rimasto solo, come solo ero stato in collegio. Fu allora che incominciai a scrivere le prime mie poesie, che leggevo a gli amici e alle feste in genere e piacevano, piacevano tanto; che un giorno un ragazzo di nome Michele Giordano: (di Afragola...un paese vicino Napoli) avendo fatto l'iscrizione ad una manifestazione che si svolgeva al teatro Mediterraneo di Napoli ( Pulcinella D'oro) mi chiese se qualche mia poesia potevamo trasformarla in canzone. Fu la mia prima canzone, dal titolo. "N'attimo senza e te" fortuna volle: vinse il primo premio; e da lì incominciai a scrivere canzoni un po' per alcuni cantanti napoletani dell'epoca, come, Pino Mauro Mario Trevi, Nino D'Angelo, Carmelo Zappulla, Mauro Nardi, Franco Moreno, ecc ... ecc. Si perché Franco Staco nasce artisticamente prima come "Autore" e poi come "Cantautore". In quel periodo scrissi brani come: Ragazza mia, Mannaggia, Io ti amo, La Prima Volta, (C. Zappulla) Mani Gelate, (N. D'Angelo) che fù cantata anche nel films: (Il Ragazzo della curva B) Ballando, (P. Mauro) Io ti Avrò, La mozzarella della spiaggia, Guerra e pace (Mauro Nardi)ecc ... ecc .... Ho collaborato come compositore con personaggi come il M° Vittorio Annona, il M° Giovanni Robustelli, M° Enzo Rossi, M° Pasquale Perna, M° Pasquale Latteri, fu bellissimo. Ma arrivando all' anno (1982) appena 18enne, eravamo quattro amici al Bar ( come dice la canzone di Gino Paoli) e c'era un manifesto appeso alla vetrina, di una manifestazione che si svolgeva a Casavatore in Pv. di Napoli (paese natale dei miei genitori) e potevano partecipare tutti dai 15 ai 60 anni e con qualsiasi canzone edita o inedita. Immaginate: noi, con la voglia di realizzarci, squattrinati quali eravamo, era tutto gratis: di corsa senza chiedersi ne come ne perché ; ci scrivemmo. Eravamo 30 partecipanti, ma io solo mi presentai con una canzone inedita (nuova) e vinsi il primo posto la Medaglia d'oro e l'incisione di un 45 giri con due canzoni dal titolo (DOJE PAROLE) lato (A) (Un AVVENTURA) lato (B). Avevo tanti sogni chiusi nel cassetto, aspettavo solo di trovare la chiave giusta per aprirlo. E come d'incanto; una mattina d'inverno era il (10 Novembre 1984) una telefonata dalla G.S. Record di Catania: la mia casa dicografica attualmente ancora oggi, il sig. Pietro Santonocito mi comunicava e mi sollecitava ad andare giù in Sicilia per registrare il disco. Ma io non sapevo nulla di ciò, e quindi dissi che forse avevano preso un abbaglio! ma lui insisteva, che avevano già tutto pronto: mancava solo la mia voce. A quel punto, tornai indietro con la mente e mi ricordai che qualche tempo prima io avevo registrato per gioco un bel po' di canzoni, un carissimo amico mio un certo (Nino Ferretti) che aveva già inciso due dischi (33 giri) aveva mandato queste canzoni alla G.S. record a mia insaputa, ecco che il puzzle cominciava a quadrare. Ammetto che feci un po' di pensieri di (Cazzimma) e mi dissi. Non mi costa nulla, il viaggio mi è stato pagato, l'albergo c'è, il mangiare pure; cosa vuoi di più? Ed accettai. I miei sogni incominciavano ad essere un po più nitidi. E da lì, il mio primo disco dal titolo ( ce l'hai scritto sul maglione blu,) e devo dire , ebbe un discreto successo; io ero felice perché qualcosa stava accadendo il disco vendeva bene, le radio libere che mi volevano come ospite, ma quello che più mi affascinava era sentire nelle macchine dei ragazzi, le mie canzoni ad alto volume e ballare: era bellissimo. Fui presente a molte manifestazioni canore con tanti big anche Nazionali come Eduardo De Crescenzo, Donatella Rettore, Toto Cutugno, Massimo Ranieri, i Bean, i Collage, e tanti altri. Poi l'anno successivo il secondo album (A Tutto Gas) ma non fu proprio bello: anzi non fu proprio! Tant'è che la casa discografica aveva un po' perso l'entusiasmo su di me, ed ogni volta che io chiamavo per sapere se potevo prepararmi per il prossimo disco? Intuivo la loro assenza. Ma poi il Sig. Pietro Santonocito mi disse in faccia: Proviamo ancora una volta se và và, altrimenti amici come prima. Fu allora che mi cadde tutto il Vesuvio addosso, ero demoralizzato, sconcertato dalle parole dette dal Sig. Santonocito, perché, non me l'aspettavo; anche perché non và sempre tutto bene. Ma il capatosta si rimboccò le maniche e partì in quarta: era l'anno (1986) subito incominciai a preparare il terzo Album dal il titolo. (Vincerò) più augurio di così. E l'album che contiene la canzone che mi ha fatto conoscere un po' da per tutto. Dall'Italia, All'Europa, ed anche in America. La canzone dal titolo: ( AUGURI A TE) Alias (Tanti Auguri Vita mia) fu un grandissimo successo, tanto che, ancora oggi viene trasmessa ogni giorno su tutte le Radio; e sono passati appena ventitre anni. Da quel disco, mi riscattai con la G.S. Record: grande la soddisfazione di tutti e da tutti, da Nord a Sud, quindi, immaginate la mia gioia. Soprattutto per la mia famiglia: mio Padre che non ci scommetteva una lira, lui voleva che continuassi il suo mestiere di macellaio: mi diceva sempre (Impara l'arte è mettila da parte) è poi fai quello che vuoi, ma la (Capatosta) diceva NO!!! avevo troppa stima di me e troppo entusiasmo per fermarmi, mia Madre invece: come sì sa la Mamma è sempre la Mamma, anche se non dovesse crederci (cosa impossibile) pur di vederti felice: lei c'è é ci sarà sempre per suo figlio. Ma poi, devo dir la verità si ricrebbe anche mio Padre e fui ancora più felice. E così continua la mia storia coronata di successi uno dopo l'altro. Tante festa di piazza tantissime cerimonie dalla Sicilia a Milano tante soddisfazioni tanti riconoscimenti e tanta fatica. Veniamo all' anno 1992 (I segreti dell'anima) con la canzone(RELAZIONE) 1991 (Nel Nome Dell'amore) con la canzone (TRAPENARELLA) 1994(Brividi D'Amore) con la canzone (FIGLIO E PUVERIELLO) 1995 ( LA FOGLIA DÌ BAMBU) Fino ad arrivare all'anno (1996) con l'album (Fuori di testa) con la canzone (VITA DÌ COMUNITA') Alias ( E Drogati so buone guagliuni) Ma poi ci fu un blocco totale; per tante ragioni, cose sgradevoli, cose che capitano spesso nella vita. La separazione, investimenti sbagliati, cose che comunque, ti mettono un po' in panchina e a pensare. Ma di questo non voglio parlare, (anche se, tu che stai leggendo vorresti saperlo; lo so) era l'Anno 1999 è la volta buona, dopo alcuni fiaschi di dischi, (ho fatto anche la rima) si presenta l'occasione, del Festival di Napoli in diretta TV sulla rete 4 arrivo 13esimo posto, ma non era tanto la posizione in se che mi interessava, ma per quanto ero lì , presente,come tutti, come per dire ( Il leone è ferito ma non è morto) Fu per me un grande respiro di sollievo, mi mettevo in gioco ancora una volta; e fu così che incominciai à comporre di nuovo attorniandomi da validissimi parolieri e miei amici soprattutto Antonio Casaburi, Franco Percopo, e sono poi uscite fuori canzoni come: Positivo, Limonero, Pe cient'anne, La Gabbia, Quando non ci sarò, Bella da morire, Cuore mio, Se perdessi te, Amore mio quanto ti amo, Menumale, Bene bene bene, La signora vestita di nero 2, Stella e mezzanotte, Il punto G. Ma poi nell'anno 2006 la giostra si fermò di nuovo, il mio cuore si spezzò in mille pezzi per la perdita di mio Padre ed è continuato a spezzarsi quando persi anche mia madre. E allora non avevo piu voglia di fare nulla, avevo perso la mia grinta da leone; ed ho detto a me stesso, basta così. Ma da allora, ogni notte, con l'incoscienza di un sonnambulo, mi alzavo e uscivo fuori al balcone della mia stanza a guardare il cielo e vedevo sempre due stelle camminare una vicino all'altra, che brillavano ad intermittenza prima una poi l'altra, so che erano loro che mi stavano guardando, come per dirmi vai avanti non ti fermare proprio adesso. E così mi sono rimesso a scrivere questo nuovo album con un titolo per me molto importante e significativo. Grazie di tutto














 

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